Spazio Liga

SpazioLiga: giornata 24

Squadra della settimana

Squadra della settimana (dati SofaScore)

Top3

1. Daniel Cárdenas: se i colchoneros cadono per la prima volta nelle ultime 35 partite casalinghe è anche perché di fronte si sono trovati un portiere in giornata di grazia. 28 tiri in porta, 27 parate ed un palo. Il numero 12 del Levante tira su un muro che nemmeno satanassi come Suarez riescono ad abbattere. MURAGLIA VALENCIANA

2. Alexander Isak: una rondine non fa primavera, ma qui iniziano a volare gli stormi. Dal saluto di Willian Josè, salpato alla volta della Premier League, il giovane svedese di origine eritrea non smette più di segnare e dopo il mezzo flop in maglia Borussia Dortmund sembra essere finalmente pronto a sfruttare a pieno il suo potenziale. Tre gol da volpe dell’area di rigore, propiziati da movimenti da vero predone. GIRAFFA MANNARA

3. Toni Kroos: come uno Riesling Spatlese della Mosella il tedesco sembra migliorare anno dopo anno, senza porsi limiti apparenti. Serve l’assist per la rete decisiva a Casemiro, ma sopratutto governa e piega il gioco al suo volere come fosse uno scacchista di alto livello. Si mangia la catena di sinistra del Valladolid come fosse nulla, sovrastando Orellana e Roque Mesa, due calciatori esperti e capaci. Non farà i trick da Copacabana, non avrà la fisicità dell’atleta bionico, ma alla fine la differenza la fa sempre lui. ÜBERMENSCH

Flop3

1. Soufiane Chakla: il Getafe continua la sua discesa verso il fondo della classifica e il difensore marocchino gli porge con insistenza una scaletta per rendere il tutto più veloce e semplice. Il centrale in prestito dal Villarreal non trovava spazio in amarillo e forse oggi capiamo il perché: Canales lo grazia sul primo sciocco penalty causato, Iglesias invece imbracciata l’artiglieria non gli ricambia la cortesia. SPARAGLI PIERO

2. Dimitri Foulquier: il laterale francese ha dalla sua le attenuanti per le assenze di molti compagni, ma la sua prestazione è una vera disgrazia. Se l’autogol si può ascrivere alla furbizia di Rafa Mir, non si può dire lo stesso del resto della prestazione, 45 minuti da incubo in cui riesce a combinare molto poco, danni a parte, risultando tanto abulico da diventare un peso per gli andalusi che vanno incontro alla sconfitta sul campo del fanalino di coda Huesca. QUINTA COLONNA

3. Joao Felix: quando hai al collo un cartellino che indica 126 milioni di euro come cifra di acquisto è difficile che ti siano perdonati i passaggi a vuoto. Il folletto portoghese è sicuramente un talento sopraffino, una goduria per chi ama il calcio, ma le sue ultime prestazioni sono fonte di preoccupazione. Discontinuo, evanescente e impreciso davanti alla porta Joao offre una prestazione davvero misera contro il terribile Levante, graziando più volte i granotas e facendosi ipnotizzare da Cárdenas in giornata di grazia. Verranno tempi migliori di certo, ma per oggi il numero 7 colchonero finisce dietro la lavagna. PALLOTTOLA SPUNTATA

Partite

Real Betis- Getafe 1-0 (B. Iglesias (R) 84)

Continua il momento nero del Getafe che esce sconfitto dal Benito Villamarin.

Potrebbero passare nel primo tempo i padroni di casa, ma Loren dopo aver saltato tutti non riesce a trovare lo specchio della porta.

Arambarri recupera palla alta e dopo un nell’uno-due apre troppo il piatto e spedisce la sfera a lato.

Al minuto 76 inizia lo show in negativo di Chakla. Il difensore marocchino colpisce con una manata Tello e concede il rigore.

Per sua fortuna David Soria è bravissimo sulla conclusione di Canales e salva la porta azulona.

Il portiere però non può ripetere il miracolo qualche minuto dopo quando ancora Chakla atterra Iglesias che si presenta dal dischetto e porta in vantaggio i suoi.

Nel finale di gara viene espulso Carvalho per doppio giallo, ma il Getafe non riesce nemmeno a tentare di trovare il pari.

Tre punti meritati per i padroni di casa, per gli ospiti continua il momento nero, e con la zona retrocessione a soli 3 punti c’è poco da stare allegri.

Elche – Eibar 1-0 (D. Calvo 33)

Dopo 16 gare e alla prima del nuovo allenatore Escribia, l’Elche ritrova la gioia dei tre punti.

Partita contratta, molto rustica.

La sblocca la prima rete nella massima serie di Dani Calvo, autore di un gran colpo di testa su cross di Barragán, imprendibile per Dimitrovic.

Nella ripresa l’Eibar pressa, ma lascia ampi spazi al contropiede dei padroni di casa che più volte vanno vicino al raddoppio, mancato per la poca precisione di Guti e Morente.

L’occasione più chiara per i baschi è su azione del solito Gil il cui cross basso pero viene deviato male da Muto.

Alla fine tre punti per gli ilicitani che agganciano l’Eibar a quota 21 in classifica riaprendo la lotta salvezza.

Atletico Madrid- Levante 0-2 (M. Hermoso (OG) 30, J. De Frutos 90+5)

Tanto tuonò che piovve.

Dopo gli scricchiolii delle scorse giornate arriva la sconfitta casalinga per l’Atleti, dopo 14 mesi di imbattibilità.

Giustiziere della capolista è il Levante, in forma strepitosa nelle ultime settimane.

Morales è sfortunato nella prima azione pericolosa concludendo di poco a lato una bella azione in profondità, ma è molto fortunato in occasione della prima rete. Il suo destro infatti viene deviato da Felipe e da Hermoso prima di finire alle spalle di Oblak, dando il vantaggio ai valenciani.

Nella ripresa è colchoneros contro Dani Cárdenas. Il portiere granota prende tutto quello che gli viene tirato contro e quando non ci pensa lui c’è il palo a negare il gol a Suarez. Il portiere nega il gol a Joao Felix, Suarez, Lemar e Llorente.

Negli ultimi minuti con Oblak in avanti alla disperata arriva il raddoppio degli ospiti.

Con il portiere colchonero che reclama un possibile rigore per spinta di Dani Gómez, De Frutos ruba la palla e da metà campo appoggia tranquillamente in rete la palla, per lo 0-2 definitivo.

Atletico che nelle ultime settimane ha gettato al vento il vantaggio accumulato e ora, pur con una gara in più da disputare, ha il Real a tre punti ed il classico madrileno incombe.

Valencia – Celta Vigo 2-0 (M. Vallejo 90+4, K. Gameiro 90+8)

Il Valencia di Javi Gracia non muore mai e la gara di oggi lo dimostra.

La gara è estremamente tattica, inchiodata sullo 0-0.

La svolta della gara è l’espulsione di Rubén Blanco, per fallo da ultimo uomo.

L’uomo in più permette al Valencia di premere di più e finalmente al quarto minuto di recupero i pipistrelli passano, con l’uomo della provvidenza Manu Vallejo, abile nell’indirizzare la palla nell’angolo basso dopo una azione manovrata.

Nell’ottavo di recupero Correia vede un bel movimento di Gameiro e lo premia con un filtrante che il francese trasforma in rete.

Vittoria epica dei padroni di casa che fanno un bel balzo verso il centro classifica, molto male invece il Celta dopo la buona prova di settimana scorsa.

Real Valladolid – Real Madrid 0-1 (Casemiro 65)

Quando si tratta di gol pesanti Casemiro si fa sempre trovare pronto. Il Real vince a Valladolid una gara molto complessa e si avvicina momentaneamente alla vetta.

Iniziano molto meglio i pucelanos, con Courtois costretto agli straordinari su Orellana e Janko.

Gli ospiti passano due volte sempre sull’ asse Lucas Vázquez – Mariano Díaz, ma il numero 7 è entrambe le volte in offside.

Mendy distratto e fumoso regala un rigore in movimento a Orellana che colpevolmente spara la palla centrale.

La gara si sblocca al minuto 65 con una punizione dalla trequarti di Kroos che Casemiro schiaccia potentemente in rete, e risolvendo la contesa.

Barcelona – Cádiz 1-1 (L. Messi (R) 32 – A. Fernández (R) 89)

Chi di rigore ferisce di rigore perisce.

Il piccolo Cadiz fa suoi 4 punti su 6 fra andata e ritorno con il Barça e ferma la squadra catalana dopo 7 vittorie consecutive.

Subito pericoloso il solito Messi che obbliga Ledesma ad una super parata.

Alla mezz’ora Pedri viene atterrato in area e l’arbitro concede il penalty.

L’argentino dal dischetto è una sentenza e mette apparentemente la gara in discesa per i suoi.

Invece il Cadiz va vicino al pari con un colpo d’anca di Rubén Sobrino, palla di poco fuori.

Il Barça attacca e va più volte vicino al gol, ma non chiude la contesa, lasciando i gaditani con ancora una possibilità di strappare un punto.

Al minuto 89 grave errore di Lenglet che colpisce Rubén Sobrino e causa un evitabile rigore.

Alex Fernández spiazza Ter Stegen e sigla il definitivo 1-1 che sa di grande beffa per i catalani che non approfittano del passo falso dall’Atletico capolista.

Real Sociedad- Deportivo Alaves 4-0 (A.Isak 41,49,62, Portu 73)

Continua il buon momento della Real Sociedad e di Alexander Isak, che diventa il più giovane autore di tripletta in maglia txuri-urdi.

Il primo tempo in realtà viene svolto bene dagli ospiti che concedono poco o niente alla squadra di Imanol. Tuttavia la partita svolta al minuto 41.

Lancio di Merino per Isak che brucia la trappola del fuorigioco e fredda il portiere per aprire le marcature.

Nella ripresa L’Alaves vuole riacciuffare la partita, ma al primo contropiede utile i padroni di casa raddoppiano, grazie ad un assist spaziale di Silva seguito dalla finalizzazione ancora di Isak.

La terza rete arriva alla mezz’ora grazie al solito Oyarzabal che serve un cross basso che solo chiede di essere spinto in rete. Tripletta per lo svedese che si conferma in forma strepitosa.

Non si chiude qui però la goleada, con il quarto centro che arriva sull’asse Silva-Portu.

Punizione forse eccessivo per l’Alaves, ma la qualità degli avanti e la voglia di rivalsa della Real dopo la pessima figura in Europa League generano una goleada indiscutibile.

Huesca – Granada 3-2 (D. Escriche 31, J. Pulido 39, D. Foulquier (OG) 44 – D. Quina 8, A. Soro 59)

Bastano 8 minuti al Granada per andare avanti con un gran gol di Quina.

Rui Silva rischia il patatrac causando un rigore che però Rafa Mir sparava sul palo a portiere battuto.

In pochi minuti però i padroni di casa la ribaltano comunque. Prima Escriche è rapace del deviare una palla vagante in rete, poi Pulido approfitta della spizzata di Mikel Rico per incornare la sfera da pochi passi.

In chiusura di tempo addirittura arriva il terzo gol per il Huesca, con Foulquier che devia in rete un cross, rete convalidata nonostante le proteste vibranti per quella che sembra una trattenuta di Rafa Mir.

Granada che reagisce con i cambi. Machis ha un gran impatto sulla gara e serve la palla che porta al gol di Soro.

Gli andalusi vedono la possibilità di pareggiare, ma la poca lucidità apre alle transizioni dei padroni di casa che vanno a poco dal quarto centro con Maffeo. Nel finale espulso German Sánchez per una intervento a piede a martello piuttosto brutto.

Huesca che finalmente mette tre punti in saccoccia e vede avvicinarsi la quota salvezza a due punti di distanza. Inutile pensare ai rimpianti dei castigliani visti tutti i punti gettati al vento nel corso della stagione.

Granada che nonostante le assenze offre una buona prova, ma che non sembrava proprio in giornata.

Athletic Bilbao – Villarreal 1-1 (A. Berenguer 44 – G. Moreno 16)

Posta in palio divisa al San Mames.

Apre le danze il solito Gerard Moreno che approfitta della azione insistita di Pedraza per gettarsi sulla palla vagante e scaricare un bolide di sinistro nell’angolo basso.

L’Athletic però non è più quello molle di inizio stagione e dopo una mezz’ora di pressione arriva il pari. Yuri Berchiche mette in mezzo una palla velenosa che Iñaki tocca e che Berenguer ribadisce in rete.

Nella ripresa sono i baschi a fare la gara, spingendo molto, sopratutto con Berenguer pericoloso dalla distanza.

L’occasione migliore è sulla testa di Iñaki Williams, ma Sergio Asenjo nega la rete al centravanti con un riflesso felino.

Pareggio che penalizza i baschi per quanto visto in campo, Villarreal che si coccola il punto strappato su un campo difficile, ma il Sottomarino Giallo è ancora in difficoltà.

Osasuna – Sevilla 0-2 (D. Carlos 19, L. De Jong 49)

Continua la marcia vincente della squadra andalusa che strappa una vittoria autorevole a Pamplona.

In avvio vanno vicino al vantaggio i padroni di casa con il palo colpito da Oier.

Gli andalusi passano però presto grazie ad una incornata molto bella di Diogo Carlos, che gira molto bene un angolo di Jordan nell’angolo basso.

Il Siviglia anestetizza la gara, ma quando accelera trova subito il secondo gol a inizio ripresa. Gran recupero ed apertura di Fernando che smarca Munir sulla sinistra, cross basso dell’ex Barça e De Jong devia con il tacco la palla in rete.

Nel finale c’è spazio ed una occasione per il Papu Gómez, ma sulla sua conclusione fa buona guardia Herrera.

Sesta vittoria in fila per un Sevilla sempre più convincente.

Classifica

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