Nella terza giornata del girone G, la Juventus sarà di scena a Budapest contro i padroni di casa del Ferencváros guidati in panchina da Sergiyi Rebrov. Il tecnico ucraino nella OTP Bank Liga ungherese ha quasi sempre preferito schierare un 4-2-3-1 mentre nelle coppe europee, ha optato per un 4-3-3 che sarà riconfermato anche questa sera.
Fase di possesso
In fase di costruzione i due terzini si posizionano abbastanza larghi mentre il trio di centrocampo, cerca di formare un triangolo stretto nella propria metà campo. Un lavoro importante viene svolto dalle mezz’ali e dalle due ali che cercano di impensierire le linee difensive, attuando continui movimenti a pendolo con dei ripiegamenti profondi o con degli inserimenti alle spalle della retroguardia avversaria.
Fase di non possesso
Le Aquile verdi si sistemano con un 4-1-4-1 stretto e compatto con le due ali, che scalano sulla linea dei centrocampisti cercando di non abbassare troppo il proprio baricentro. Quando il portatore di palla avversario arriva nella loro zona, le due mezz’ali si staccano andando a pressare mentre il terzino sul lato del pallone si stacca momentaneamente dalla linea difensiva andando a marcare a uomo l’esterno avversario per non concedere ampiezza.
Il singolo
Tokmac Nguen è il giocatore più pericoloso della squadra ungherese. L’ala sinistra norvegese classe ’93 in questo inizio di stagione, è già andato in gol per nove volte risultando decisivo nei primi due turni preliminari di Champions League giocati ad Agosto contro il Djurgarden e il Celtic Glasgow.

Conclusioni
La squadra di Budapest rappresenta la cosiddetta “cenerentola” del girone ma i nostri giocatori dovranno avere fin dalle prime battute di gara l’atteggiamento giusto per portare a casa i tre punti che sarebbero fondamentali in ottica qualificazione. Rispetto alla sfida contro lo Spezia tornerà in campo dal primo minuto Szczesny ma soprattutto capitan Chiellini, in avanti ci sarà spazio per la coppia CR7-Morata mentre a centrocampo la coppia Arthur-Rabiot ha molte possibilità di partire dall’inizio con McKennie che dopo la più che convincente prestazione di domenica pomeriggio, si candida per un posto da titolare in un ballottaggio a tre con Kulusevski e Ramsey.
Salvatore Amato