Pirlo, nuovo corso tattico, rivoluzione tecnica della rosa. Fin dove arriverà la pazienza societaria e dell’ambiente bianconero?
Ok che è la Juve, il risultato è fondamentale, ma l’ossessione per la vittoria secondo te non ci ha fatto un po’ perdere di vista la programmazione a medio termine?
Il Covid-19 ha creato un problema serio a tutte le società comprese le top europee. Quando parte un nuovo progetto bisogna avere calma e pazienza, cercando di sostenerlo, soprattutto se la dirigenza opta per una scelta coraggiosa come quella di Pirlo. Ma alla Juventus non sono sprovveduti, i rischi sono calcolati e nessuno in società pensa ad un anno di transizione. Vincere, a Torino sponda bianconera, non è un’ossessione ma uno splendido DNA che differenzia la Juve da tutti gli altri club. Si possono compiere errori, l’importante è recuperarli in fretta, e personalmente prediligo una scelta rischiosa come quella di Pirlo piuttosto che una perdita di Juventinità come accaduto lo scorso anno.
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L’altro ieri Pirlo ha di fatto chiuso il cammino di Higuain alla Juventus. Con il senno di poi e valutando tutti gli aspetti del percorso dell’argentino, ne è valsa la pena di investire tutti quei soldi?l
L’arrivo di Higuain è stato un colpo magistrale che ha reso molto in Italia, meno in Europa. Ma l’argentino ha fatto tanti gol e cose importanti e di grande livello per la Juve, probabilmente già due anni fa il suo percorso in bianconero era finito, però ritengo che al Pipita vadano fatti tanti applausi ed elogi meritati, poi i cicli finiscono e la separazione diventa fisiologica e inderogabile. Pirlo ha dimostrato di avere attributi e idee chiare anche in questo caso spinoso, ora la palla passa alla dirigenza che dovrà trovare la soluzione migliore tra rescissione e buonuscita, oppure cessione.
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Abbiamo ascoltato con curiosità le prime parole del Mister e ci siamo fatti un’idea abbastanza precisa di quelli che sono i punti chiave della sua visione di calcio, di squadra, di gruppo. Volevamo sapere un tuo parere però sulle sue prime scelte ufficiali, ovvero quelle riguardo il suo staff.
La cosa che più mi è piaciuta delle parole del Mister è il recupero di valori e principi fondamentali per una squadra come la Juve: abnegazione, sacrificio, aiuto reciproco, rispetto ed entusiasmo. Significa che tutte queste cose erano andate perdute ultimamente. Lo staff che si è costruito Pirlo risulta giovane e affamato, cosa da non sottovalutare. La foto di Baronio, al primo giorno di raduno, che si guarda sul petto della tuta d’allenamento con stupore e orgoglio è un manifesto chiaro del nuovo corso. Tudor ha già fatto esperienza da primo allenatore e darà peso e conoscenze, oltre che pura Juventinità. Baronio è uomo di fiducia del Mister, Bertelli ha fatto grandi cose alla Juve con Conte e vorrà ripetersi, Gagliardi sarà un rilevante collaboratore tecnico, lui che viene dalla Nazionale. Insomma, uomini che hanno curriculum e professionalità specifiche, ora non resta che vederli all’opera sul campo, in questa delicata e anomala preparazione di stagione.
Franco Leonetti